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L'area compresa tra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano (NA) è stata definita il “triangolo della Morte” in quanto presenta un tasso di mortalità per tumori molto più alto della media della regione Campania e dell'intera penisola Italiana. L'elevata incidenza di tumori è stata collegata allo sversamento illegale di rifiuti pericolosi e sopratutto al loro incenerimento (Senior e Mazza, 2004, ltalian "Triangle of death" linked to waste crisis, Lancet Oncol.9:525-7). A causa della mancanza di conoscenze sulla composizione e quantità delle sostanze introdotte nell'ambiente è problematico quantificare il grado di contaminazione dell'area, per questo motivo sono state svolte diverse ricerche al fine di quantificare le sostanze tossiche che si sono accumulate nei diversi comparti ambientali.

Ci espone l'argomento il Dr. Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , docente di Geobotanica presso il Corso di Laurea in Scienze Ambientali e autore di molti articoli su riviste nazionali ed internazionali

 

Un botanico del DiSTABiF ha partecipato ad una ricerca che ha utilizzato una specie di lichene (Pseudevernia furfuracea (L.) Zopf ) per valutare l'inquinamento atmosferico all'interno dell'area tra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano (NA).


 

 

I licheni pur apparendo come individui unitari sono in realtà composti da due individui, un fungo ed un'alga, strettamente associati cosi da formare una simbiosi mutualistica. L'alga è un organismo autotrofo in grado di produrre zuccheri attraverso la fotosintesi clorofilliana, il fungo invece è eterotrofo, non è capace di sintetizzare zuccheri ma li preleva dall'ambiente in cui vive; i due organismi si aiutano mutualmente condividendo i prodotti ottenuti dalle loro diverse funzioni instaurando una relazione vantaggiosa e obbligatoria  per entrambi. I licheni sono spesso usati come indicatori della qualità ambientale in quanto accumulano all'interno delle loro cellule, e della membrana che le circonda, elementi in tracciaelemento presente in concentrazioni minori 0,1% in peso, cioè meno di 1000 parti per milione e radionuclidielementi radioattivi che si trasformano in altri elementi chimici stabili con emissione di radiazioni,il processo avviene attraverso una sequenza conosciuta, caratterizzata da un ben definito tempo di decadimento collegati all'inquinamento atmosferico e radioattivo. L'analisi delle sostanze presenti all'interno delle cellule di un lichene fornisce quindi indicazioni sulla composizione dell'atmosfera in cui vivono e della sua qualità. Generalmente i licheni sono assenti nelle zone fortemente inquinate, ma possono essere comunque utilizzati per il monitoraggio della qualità dell'atmosfera: si prelevano delle porzioni di lichene che vengono messe in buste e posizionate per un certo intervallo di tempo nelle aree di cui si intende monitorare lo stato dell'atmosfera.

Città di Acerra, aree urbane(U), rurali (R) ed industriali (I) dove sono stati esposti i campioni (Sorbo,2008)

 

 

Nell'area oggetto di studio è stata monitorata la concentrazione di 10 diversi elementi in traccia grazie all'utilizzo di 126 buste contenenti P. furfuracea; queste sono state posizionate in 20 siti caratterizzati da diverso uso del territorio (zone urbane, industriali e rurali), più in un sito “riferimento” dove non sono note contaminazioni delle matrici ambientali (Monte Faito, Napoli). In ogni sito prescelto sono state posizionate 6 buste e ogni mese è stata prelevata una busta sulla quale sono state effettuate analisi chimiche per individuare la presenza di elementi in traccia; i risultati di queste analisi sono state incrociate con i dati relativi alle attività presenti nell'area di esposizione del campione, al fine di individuare un collegamento tra sostanze presenti nell'atmosfera e attività antropiche.

 

 

 

I risultati dello studio hanno mostrato che i licheni posizionati in aree caratterizzate da diversi tipi di attività antropiche hanno accumulato all'interno delle loro cellule tipi diversi di elementi in traccia. Nei licheni lasciati nei centri urbani si sono accumulate prevalentemente Piombo e Rame; maggiori quantità di Rame e Zinco si sono riscontrate nei licheni esposti in aree interessate da attività industriali, mentre un accumulo di Rame e Zinco è stato rilevato nelle aree rurali.

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